6. APPARECCHIO DI KIPP
L’apparecchio viene utilizzato principalmente per ottenere una gran quantità di idrogeno e acido solfidrico attraverso un’opportuna reazione chimica tra una soluzione acquosa acida e un solido (elemento o composto) insolubile.
L'apparecchio di Kipp è formato da tre settori, indicati di seguito con i numeri 1, 2 e 3. Gli ambienti 2 e 3 sono in comunicazione tra di loro, così come i settori 1 e 3. In 2 vengono inseriti dei grani di zinco o ferro, se si vuole ottenere idrogeno gassoso, oppure dei pezzi di solfuro di ferro o del solfuro di zinco, se il prodotto che si vuole ottenere è l'acido solfidrico. Nella sfera 3, attraverso il pallone 1, viene versata una soluzione di acido cloridrico al 20-25% (ma un qualsiasi altro acido forte va bene, purché se ne consideri il costo e la pericolosità) fino a che questo,risalendo nella zona 2, non sommerge completamente il solido. Quando il rubinetto collegato con il recipiente 2 è chiuso, la pressione dell'idrogeno o dell’acido solfidrico (a seconda del tipo di composto che si impiega) spinge la soluzione acida verso il basso, fino a svuotare completamente la sezione 2. Ciò produce l'arresto della reazione chimica (in quanto non si ha più il contatto tra i reagenti). Se invece o l'idrogeno o l'acido solfidrico prodotti vengono estratti dall'apparecchio, la soluzione di acido cloridrico non scende e la reazione continuerà senza sosta fino a che non si sarà consumata tutta la carica di metallo o di solfuro di ferro o di solfuro di zinco.
Riferimenti:
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